Il “drop out” è uno dei fenomeni più diffusi nelle diete. Vi siete mai chiesti che cosa succede quando si decide di abbandonare un percorso nutrizionale? All’inizio forse vi sembra una liberazione, ma piano piano il senso di colpa inizia a farsi avanti fino a creare un disagio nel vostro stile di vita. Vediamo allora insieme il perché non si dovrebbe abbandonare un percorso a metà.
Riduce l’autostima
La fase iniziale di un percorso nutrizionale è la più semplice e positiva. Si tratta di un momento dove la motivazione del paziente è alta. Seguire una dieta non si fa fatica. Si raggiungono i primi risultati in fretta grazie ai nuovi stimoli e finalmente migliora anche l’umore.
Riuscire ad avere un primo risultato ci fa sentire bene, bravi, aumenta la sicurezza e il credere nelle proprie possibilità. Questo risultato però può portare anche alla generazione di nuove aspettative irreali che non vengono soddisfatte. Si pretende troppo da se stessi, sottovalutando il desiderio contrario che nasce in noi quando ci poniamo dei limiti. E’ proprio questo desiderio che ci porta ad abbandonare la dieta perché ci costa troppi sacrifici. Abbandonare del tutto non si riesce perché ci farebbe sentire falliti e quindi per sentire meno il senso di colpa spesso si rimanda nella speranza di ripartire da capo. Quando arriva il momento di ripartire si rimanda di nuovo. Si entra in un circolo vizioso che ci fa sentire deboli davanti a un cambiamento.
Adattamento Negativo
Per la perdita di peso solitamente viene impostato un piano nutrizionale che riduce l’introito energetico rispetto al dispendio giornaliero portando piano piano ad utilizzare come fonte di energia i grassi. All’inizio il nostro corpo risponde molto bene a questo stimolo nuovo, riducendo la massa grassa. Lo stimolo è dato da una restrizione calorica, il corpo percepisce carenza energetica rispetto al solito, si adatta imparando a risparmiare meglio le fonti energetiche. Nel momento in cui si fanno dei passi indietro ci si ritrova a introdurre più energia con un adattamento che ha insegnato al corpo di risparmiare, riprendendo di nuovo il peso perso e anche qualche chiletto in più.
Consuma energie
Quando si cambia modo di mangiare si cambia l’abitudine. Fare questo passo è difficile, costa molta energia fino a quando la nuova va a sostituire la vecchia abitudine. Disabituarsi di nuovo è semplice, ma ritornare una seconda volta sul cambiamento consuma ancora più energia; per esperienza si sa già che è faticoso!
Riduce la consapevolezza
Di solito, chi si prende una pausa dal percorso nutrizionale lo fa pensando di riuscire a mantenere perfettamente il controllo. Basta tornare di nuovo in pista e riprendere in mano lo schema. In realtà questo non accade perché non si tratta solo di dimagrimento ma di uno stile di vita. A volte si ha soltanto la convinzione di essere consapevoli. In realtà per esserlo bisogna conoscere e capire cosa si intende per dieta.
Riduce la motivazione
Il primo incontro dal nutrizionista è spinto da una motivazione molto forte che nasce dalla consapevolezza di sbagliare qualcosa e dalla volontà di cambiare. Tutte le forze vengono concentrate sulla decisione presa e si attende in modo entusiasmante il risultato che si riesce ad ottenere. Quando questo percorso si ripete, lo si fa perché ci si sente in dovere e/o in colpa, ma la motivazione non è la stessa della prima volta. Avendo avuto già altre esperienze è come se si partisse un pochino scoraggiati pensando “tanto non ce la farò”.
Crea dipendenza
Si tratta del famoso effetto yo-yo che alterna perdita di peso ad aumento di peso. Nel pensiero regna il “so di potercela fare”, “so come perdere i chili che ho ripreso”, “basta ripetere il percorso appena arriva la bella stagione”. Si è in bilico tra fallimento e successo. A volte si cambia il nutrizionista nella speranza di farcela, ma non funziona perché è da te stesso che deve partire il cambiamento!
Si diventa deboli davanti agli imprevisti
Riprendere la dieta in un secondo momento non è sempre scontato. Nel frattempo possono succedere diversi imprevisti davanti ai quali perdiamo il controllo. A volte questi imprevisti diventano la giustificazione perfetta per riuscire ad abbandonare in modo definitivo la dieta senza sentirsi in colpa.
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