Il peso non è sempre un paramentro adeguato per valutare se l’alimentazione che seguiamo è corretta o meno.
Questo ci fa capire che possono esserci diversi fattori alla radice, che portano una persona ad avere delle conseguenze dal punto di vista nutrizionale.
Per questo è importante fare un’attenta analisi di tutti i fattori che alimentano una problematica nutrizionale e lavorare con un adeguato percorso nutrizionale per interrompere questo meccanismo.
I percorsi di educazione alimentare dunque riguardano qualsiasi persona che abbia una problematica nutrizionale e non soltanto le persone con il peso in eccesso.
Sono sempre di più i pazienti che richiedono di essere seguiti con un adeguato percorso nutrizionale in seguito alla diagnosi di una o più patologie.
Alcune patologie come il diabete, l’ipercolesterolemia, la pressione alta, malattie infiammatorie croniche dell’apparato gastrointestinale e diverse patologie cronico degenerative sono strettamente legate all’alimentazione.
Infatti accanto alla terapia farmacologica impostata dal medico si può affiancare un’adeguata nutrizione al fine di ridurre l’infiammazione di basso grado, prevenire la malnutrizione e migliorare la qualità di vita del paziente.
Negli ultimi anni sono stati pubblicati sempre più studi che osservano l’impatto dell’alimentazione e dello stile di vita sulla riproduzione umana e sulla fertilità.
Tra i vari fattori dell’infertilità troviamo anche lo stile di vita e l’alimentazione che possono agire con meccanismi d’azione diretti o indiretti
Sia l’obesità che il sottopeso risultano negativamente correlati alla fertilità e alla riproduzione.
Così come risultano collegate alcune patologie dis-metaboliche con patologie del sistema riproduttivo maschile e femminile.
Sono diverse le strategie nutrizionali che si possono mettere in atto per preservare la fertilità e per migliorare lo stato di salute di coppie in cerca di prole per via naturale o attraverso la procreazione medicalmente assistita.